cuoreeconomico.com Quando l'impresa femminile è innovativa e di successo: ecco la Top 50 dell'innovazione italiana "in rosa"

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In occasione del World Entrepreneurs Day 2022 l'associazione no profit, GammaDonna, che promuove la crescita del ruolo delle donne nell'impresa, lancia la sua prima FAB50: ecco chi sono le 50 imprenditrici italiane più innovative dell’anno, secondo la storica Associazione che da vent’anni lavora per ridurre il gender gap in campo socio economico Un giro d'Italia, con sconfinamenti anche all’estero. Sono le provenienze delle 50 imprenditrici italiane più innovative dell’anno secondo l’Associazione GammaDonna, realtà no profit che dal 2004 promuove la crescita del ruolo delle donne come imprenditrici per contribuire a uno sviluppo economico sostenibile e duraturo per il Paese e ridurre, al contempo, il gender gap in campo socio-economico. Interlocutrice di riferimento di istituzioni, associazioni di categoria e del mondo imprenditoriale e delle Big Corp a fine 2020 ha lanciato la propria Business Community, con la mission di continuare a sostenere un’imprenditoria che mette al centro la persona, la sostenibilità e l’innovazione. In occasione della giornata mondiale dell’imprenditrice, che si celebra ogni anno il 21 agosto, proprio con l'obiettivo di promuovere lo spirito imprenditoriale, la leadership e l’innovazione in tutto il mondo, GammaDonna ha lanciato la prima FAB50 per celebrare cinquanta storie di imprese italiane al femminile di successo. Donne di successo ed imprese innovative C’è davvero di tutto, a dimostrazione di come il talento e l’impresa femminili siano presenti in tutti i settori e come grazie all’innovazione tecnologica siano cresciute fino a diventare realtà di respiro mondiale. Dall’Università di Trieste, dove lo spinoff PicoSats lavora per creare satelliti compatti che rendano lo spazio economicamente più accessibile, si vola in Puglia, in una masseria del XVII secolo in cui si reinterpretano agricoltura e cultura contadina in modo innovativo (Azienda Agricola Minoia). Ma si fa tappa anche a Dubai, dove Auge International fa impresa combinando lo studio delle lingue con tecniche di mentoring e coaching, mentre a Torino Syndiag applica l’intelligenza artificiale all’ecografia per facilitare la diagnosi precoce del cancro ovarico. In provincia di Biella, la B-Corp Ricehouse costruisce case utilizzando i prodotti secondari dell'industria del riso: un esempio virtuoso di economia circolare che garantisce prestazioni elevatissime in termini di efficienza termica e acustica, comfort abitativo, salubrità degli ambienti ed eco compatibilità. Tutte imprese ad alto tasso di innovazione, quasi tutte made in Italy, rigorosamente guidate da donne. Molte di queste sono anche startup, alcune di queste sono imprese a carattere etico e sociale. "L'obiettivo di questa selezione è confermare ancora una volta, numeri alla mano, che il merito è genderless e crea valore e lavoro per la collettività – spiega Valentina Parenti, Presidente di GammaDonna – Quando le differenze di genere diventeranno irrilevanti - e intendo lungo tutta la catena del valore: dall'idea passando per il funding fino alla gestione strategica - stileremo la nostra FAB50 ancora più soddisfatti, perché sarà finalmente quello che già oggi vorremmo che fosse: una playlist di appassionanti storie imprenditoriali da scoprire sotto l’ombrellone”. Le FAB50 di GammaDonna Ma chi sono le 50 imprenditrici donne più innovative dell’anno? La lista è presto fatta, in ordine alfabetico. Isabelle Andrieu (francese, a capo di Translated, AI a supporto della traduzione); Antonella Avram (rumena arrivata in Italia giovanissima, ceo di Focalize, digitalizzazione di moda e tessile); Laura Basili (Women at business, lavoro e pari opportunità); Rosilari Bellacosa (Syndiag, AI per la diagnosi precoce dei tumori); Anna Benini (Liane, welfare e caring); Cristina Bonacina (Faire.ai, nuove idee per il mondo del credito); Laura Bresciani (I.M.D. Generators, apparecchiature medicali); Karin Chantal Bruno (Sorelle collezioni private, capi personalizzati ed ecosostenibili); Olivia Burgio (italo-francese, EatsReady, buoni pasto digitali); Sara Canali (Sher, abbigliamo sportivo per donne); Martina Pieri-Mariagrazia Canu-Claudia Spadoni (manager dei Rockin’1000 il supergruppo di musicisti che suona in tutto il mondo); Martina Capriotti (Mirta, showroom digitale di moda); Michela Carollo (Doctorium, videoconsulti medici da remoto con specialisti); Francesca Cassina (RF Roberto Fantoccoli 1975; industria tessibile sostenibile); Sara Cecchetto (Azienda Agricola Cecchetto, vino coltivato in maniera sostenibile); Electra Coutsofides (cipriota di stanza in Italia, Xworks Tech, riduzione al minimo dei rifiuti); Giulia D’Amato (Startup Geeks, supporto al lancio di business); Danila De Stefano (Unobravo, psicoterapia accessibile a tutti attraverso la AI); Lucia Dell’Aquila (IEXS, formazione scolastica personalizzata); Ilaria Di Lecce (Roundabout, promozione di eventi, lyfestyle, food & beverage attraverso adv e micro-influencer); Angelina Fadd (Girls in Italy; tour operator ad alto contenuto etico, per sole donne); Elena Fagnani (AirCnc, strumenti innovativi per le Pmi metalmeccaniche); Sabrina Fiorentino (Sestre, nutraceutica); Laura Gori (Way2Global, traduzione a impatto sociale); Anna Gregorio (Picosats, satelliti compatti); Cristina Lucera (Parentsmile, supporto genitoriale); Sara Malaguti (Flowerista, digital marketing); Silvia Mazzolini (Tecnotelai/Unica Luxury, arredo di design di alta gamma, con materiali sostenibili); Maura Mengoni (Emoj, esperienze personalizzate grazie all’utilizzo della AI); Maria Laura Minoia (Azienda Agricola Minoia, agricoltura con approcci innovativi); Elena Moglia (MyLime, gestione passaporto digitale di oggetti di lusso); Tiziana Monterisi (Ricehouse, scarto del riso al servizio dell’edilizia); Daniela Moretti (Fondazione Libellula, network di aziende unite contro la violenza sulle donne); Raffaella Moro (ReAir, clean tech ed energie pulite al servizio delle costruzioni); Elisabetta Nguyen Doan (Betty Concept, abbigliamento inclusivo ed artigianale, su misura e a distanza); Josephine Pace (Alfa Green Solutions, conversione di CO2 in biomasse algali); Giuditta Pasotto (Gengle, valorizzazione della monogenitorialità); Monica Perna (Auge International Consulting, didattica della lingua inglese attraverso la IA, sede a Dubai); Claudia Persico (Persico Group, stampi, presse e soluzioni automatizzate in maniera sostenibile); Chiara Petrioli (WSense, reti wireless per ricevere informazioni dal mondo marino); Alessandra Petromilli (Hinto, software, design e digital marketing: azienda completamente da remoto e in digitale); Liana Rotariu (rumena arrivata in Italia nel 2003, Sempi, miglioramento della gestione dei costi aziendali); Antonella Rubicco (A3Cube, analisi dei dati e soluzioni innovative per le aziende); Virginia Scirè (Wera Me, baby wearing con fibre naturali); Gaia Segattini (Gaia Segattini Knotwear, maglieria realizzata con filati di giacenza o rigenerati); Maria Sigona (La Casa di Toti, B&B etico in cui lavorano ragazzi con autismo); Viviana Sirigu (Kentos, pane da filiera bio di grano Cappelli in una zona depressa, il Sarcidano); Iris Skrami (Renoon, azienda italo-olandese, invito al consumo responsabile); Annalisa Spadola (Caffè Moak, racconti e concorsi sul caffè); Cinzia Tessarolo (Familiy +Happy; servizi certificati per i genitori); Erica Turchetti (Cofoundry, networking per la crescita del territorio); Virginia Tosti (Start2Impact, aiuto agli studenti per capire se ciò che studiano esprime il loro potenziale); Giada Zambelli (Panestetic, apparecchiature estetiche innovative). Le storie complete sono a questo link.

 

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