affaritaliani.it Gender equality, partnership tra Philip Morris e Women at Business

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CORPORATE - IL GIORNALE DELLE IMPRESE


Mercoledì, 20 luglio 2022
Santi (Philip Morris Italia): “Il nostro impegno è quello di assicurare a tutte e tutti un ambiente di lavoro in cui ci si senta riconosciuti per ciò che si è”

 

 

Gender equality, Philip Morris e Women at Business contribuiscono a colmare il divario di genere 

Diversità, inclusione, gender equality: queste parole stanno assumendo maggiore rilevanza negli ultimi anni, ma la strada verso la parità di genere sembra essere ancora tutt’altro che breve. Tanto più se si parla di parità all’interno dell’ambito lavorativo: la disparità che può manifestarsi in svariati modi: rispetto agli uomini, una percentuale molto più alta di donne non ha un lavoro o fatica a trovarlo, gode di una retribuzione minore, vive condizioni di lavoro diverse. Inoltre con la pandemia si è registrata una netta recessione della figura femminile, andando ad aumentare il divario tra donne e uomini fra le mura domestiche e a lavoro.

 

Le tematiche ESG (Environmental, Social and Governance) o rating di sostenibilità, vogliono indagare anche questo aspetto per colmare le disuguaglianze e raggiungere l’inclusione sociale eliminando gli stereotipi di genere; tale scopo è raggiungibile soltanto attraverso l’adozione di misure che favoriscano l’accesso delle donne nel mondo del lavoro e salvaguardino la presenza femminile all’interno delle aziende. Una sfida necessaria per il nostro Paese.

 
Un tema delicato e discusso, che sta diventando urgente: cambiare il paradigma del mondo del lavoro, promuovere la gender equality, valorizzare il ruolo delle donne all’interno delle aziende e favorirne l’empowerment, lavorare all’inclusione. Nasce su queste basi la partnership siglata tra Philip Morris Italia e Women at Business, la prima community di incontri professionali tra donne e aziende, una piattaforma  basata su un algoritmo di matching inclusivo, per incentivare l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro e valorizzarne le peculiari competenze.

Per entrambe le aziende l’equilibrio di genere riveste particolare importanza. A dimostrare l’impegno costante e concreto per valorizzare il ruolo e l’importanza delle donne, sono le certificazioni ottenute dalla Philip Morris, come ad esempio l’Equal-Salary, che attesta la parità di retribuzione a parità di mansione svolta tra uomini e donne; ma anche il raggiungimento di obiettivi importanti come il 40% della presenza femminile nel management e iniziative come il network Women’s Inspiration Network (WIN), nato per ispirare la cultura dell’uguaglianza di genere e supportare le donne nello sviluppo della propria carriera.

“Si sente molto parlare, in Italia e non solo, nel pubblico come nel privato, di situazioni in cui la parità di genere e il riconoscimento delle donne non sono garantiti. Sono ancora troppi i casi in cui si riscontrano criticità ormai inaccettabili” commenta Eleonora Santi, Direttrice Relazioni Esterne di Philip Morris Italia. “In Philip Morris l’impegno costante è quello di assicurare a tutte a e tutti un ambiente di lavoro equo, inclusivo, in cui ci si senta riconosciuti per ciò che si è. Ma non solo, sono tanti i progetti e i provvedimenti presi a favore dei dipendenti: penso ad esempio all’innovativo accordo per lo smart working, che assicura la massima flessibilità durante la settimana lavorativa, o al Global Parental Leave, attraverso cui garantiamo un periodo minimo retribuito al 100% per entrambi i genitori, perché la nascita di un figlio è un momento importante per entrambi i genitori, che merita tempo. A tutto questo si aggiungono i programmi di supporto ai dipendenti, con benefit e servizi di consulenza o assistenza psicologica, legale e finanziaria”.

“Solo insieme alle aziende lungimiranti sarà possibile costruire un nuovo paradigma del mondo del lavoro che preveda una più equa presenza femminile. È anche per questo che siamo onorate di lavorare con PMI, un’impresa che riteniamo all’avanguardia nel supportare l’inclusione di qualità, ovvero quella capace di conciliare la valorizzazione delle competenze femminili in armonia con i progetti d’impresa. Un modello d’azione capace di mettere al centro sia valori di produttività sia la sostenibilità sociale” hanno dichiarato Laura Basili Ilaria Cecchini, fondatrici di Women At Business.

Il progetto condiviso da Philip Morris Italia e Women at Business prevede un approccio basato su iniziative di comunicazione e sensibilizzazione interna, proprio perché vuole agire sui paradigmi culturali relativi all’equità di genere. L’avvio della collaborazione con un dialogo a più voci sulla parità di genere moderato dalla giornalista e blogger Claudia Catali, che si è svolto il 14 luglio e ha visto la partecipazione di Roberta Boccardo, Sustainability manager e membro di WIN, Elena di Giovanni, Vicepresidente e Co- fondatrice Comin & Partners, Olga Farreras Casado, Lead of Women@LinkedIn in Italy e Azzurra Rinaldi, Direttrice della School of Gender Economics all’Università Sapienza di Roma.

È previsto anche un progetto di comunicazione interna che darà voce a dieci donne dell’azienda attraverso la realizzazione di mini interviste sui temi dell’empowerment al femminile: sviluppo professionale garantito in ogni fase della vita di una donna, forme di flessibilità del lavoro, percorsi STEM e nuove soft skills. Un modo per dimostrare che contesti aziendali virtuosi, equi e sostenibili esistono e sono possibili e una grande ispirazione per aziende e professionisti a trovare nuove modalità di inclusione, per valorizzare le competenze e i talenti come volani di crescita e innovazione.

Il programma prevede nuove iniziative anche per la stagione autunnale, che continuando a tenere alta l’attenzione sull’importanza sociale del tema, coinvolgeranno istituzioni, territorio e altri stakeholders esterni.

 

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