Il cambiamento non può aspettare

Il cambiamento non può aspettare

Il cambiamento non può aspettare

Creare sempre più consapevolezza sul tema della parità di genere, lavorando al proprio interno ma anche, e soprattutto, facendo leva sul proprio ruolo di azienda centrale nel Paese contribuire nello sforzo necessario a invertire la rotta rispetto ad un divario che, senza interventi, si colmerebbe fra oltre cent'anni.

E questo l'impegno che TIM ha messo in campo nell'ultimo anno con il progetto LaParitaNonPuòAspettare, un manifesto e un insieme di iniziative concrete per diffondere il messaggio che la parità di genere è necessaria per lo sviluppo sociale ed economico dell'italia in tutti i suol settori, perché la gender equality è un motore chiave di innovazione, crescita e attrazione di talenti.

«Nel lavoro le donne sono ancora in svantaggio rispetto agli uomini, penalizzate da pregiudizi che ostacolano il cambiamento. Partire direttamente dalla fine, facendo diventare normale il fatto che siano in prima linea, è un modo per superare i bias che ancora caratterizzano il mercato del lavoro», evidenzia Maria Enrica Danese, direttrice Corporate Communication & Sustainability di TIM. Nelle scorse settimane il Gruppo, in collaborazione con Storielibere.fm, ha svelato un ulteriore tassello di questo progetto: LaParitaNonPuòAspettare è infatti anche il titolo della serie podcast curata dalla scrittrice e storyteller Mapi Danna, per affrontare il tema dell'equità di genere attraverso testimonianze autentiche e storie di trasformazione, con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e stimolare un cambiamento reale e concreto. Nei quattro episodi del podcast l'autrice approfondisce questi temi insieme a voci esperte, evidenziando come le disuguaglianze di genere siano radicate nella cultura e nell'educazione e sottolineando l'urgenza di abbattere i muri che ancora impediscono il raggiungimento della parità, il gender gap, infatti, non si limita all'ambito lavorativo, ma tocca ogni aspetto della nostra vita, dalle relazioni personali a quelle più intime.

A confrontarsi su questo tema, assieme alla società telefonica, anche un premio Oscar come il regista Giuseppe Tornatore, che con il Gruppo ha girato uno spot pluripremiato, 'Il Labirinto'.

Al centro della pubblicità i pregiudizi, gli stereotipi e le differenze di genere che le donne sono costrette ad affrontare ogni giorno un Labirinto di difficoltà da cui sembra impossibile trovare una via di uscita e dal quale però è possibile uscire con il contributo di tutti e tutte. La 18esima edizione degli Nc Awards, la manifestazione che ogni anno celebra il meglio della comunicazione italiana, ha premiato lo spot come miglior campagna televisiva/cinematografica.

Sempre per sensibilizzare sul tema, TIM ha realizzato anche una campagna che ha visto protagoniste Sofia Goggia, campionessa del mondo di discesa Lbera, Danielle Madam, campionessa italiana di getto del peso, Giulia Dragoni della Nazionale Italiana calcio femminile, e anche volti di colleghe TIM o persone comnuni in cui tutte le donne si possono riconoscere. «Il gender gap è un tema cruciale e con il nostro piano di comunicazione abbiamo cercato di creare comsapevolezza, specialmente fra i giovani. Serve creare anche un terreno più fertile: per questo abbiamo lanciato "La parità non può aspettare ", aggiunge Danese. Con un'ampia pianificazione sul web e sui social, la campagna è stata caratterizzata da immagini con messaggi forti sul tema su cui riflettere, fondati su dati, come La parità di genere sarà raggiunta solo nel 2155 (fonte Global Gender Gap Report 2023 del World Economic Forum) o ancora "Le donne manager nelle imprese italiane sono solo il 20,5%, ma anche su aspetti sociali come 'Solo il 5% delle notizie sportive riguanda lo sport femminile'. Coerentemente col proprio ruolo di azienda tecnologica, TIM ha dato risalto anche a questo aspetto, sottolineando come Solo il 29% dei posti di lavoro nel settore tecnologico è occupato dalle donne' e come Solo il 12,6% delle startup italiane sono fondate da una donna: La campagna e stata premiata lo scorso aprile con un Honoree al Webby Awards 2024 nella categoria Advertising in ambito Diversity, Equity & Inclusion, il più alto riconoscimento di Internet secondo il New York Times.

Fra le altre iniziative che TIM si è Impegnata concretamente a sostenere per accelerare il percorso verso la parità di genere ci sono anche progetti come Women Plus, un'app che supporta le donne nella ricerca del lavoro e nei percorsi di carriera, coinvolgendo oltre 200 partner.

La soluzione, che ha avuto il patrocinio della Commissione Europea e che nasce dall'esperienza che il Gruppo aveva già fatto in Brasile con Mulheres Positivas, mette a disposizione in un unico sistema numerose posizioni aperte, grazie a strumenti di matching tra le loro competenze e il lavoro disponibile, ma anche mentoring, formazione e talk ispirazionali. Oppure come i Punti Viola i panti vendita TIM presenti su tutto il territorio nazionale, diventati luoghi sicuri per offrire una prima assistenza alie donne che si sentono in perícolo, grazie alla collaborazione con l'associazione no profit DonneXStrada. Il personale TIM addetto alla vendita ha seguito percorsi di formazione e sensibilizzazione, con il supporto di esperti legali e psicologi, per essere pronti ad accogliere eventuali vittime o testimoni di molestie o violenze e intervenire correttamente. TIM, che per la prima volta nella sua storia da quest'anno ha una Presidente donna, l'avvocato Alberta Figari, su queste tematiche lavora anche al proprio interno, con progetti che agiscono sulla cultura, l'organizzazione e i processi aziendali, Sono stati rinnovati i Consigli di Amministrazione delle società del Gruppo, portando a oltre il 40% la partecipazione delle donne (con una crescita di 20 punti in un anno) e questo non solo per le società quotate, dove sono presenti degli obblighi di legge, ma anche per le altre società, è stato azzerato il pay gap a livello manageriale e avviato un plano che porterà a far crescere le donne in azienda come ruolo e visibilità, con l'obiettivo di raggiungere almeno il 33% di donne manager in posizioni di responsabilità.

«In TIM abbiamo sposato questo approccio sia all'interno dell'azienda, a partire dal Consigli di Amministrazione del Gruppo, che facendoci portatori di questi valori nella società. Da anni portiamo avanti un Piano per il miglioramento della situazione in azienda e per farlo usiamo tutti gli strumenti a disposizione, le leve organizzative, il sistema di Incentivazione, la politica di remunerazione», agglunge Danese.

«Importante è anche il ruolo dell'Europa nel continuare a presidiare il gender gap perché In Italia abbiamo una produttività bassa ed un'età media alta e dobbiamo quindi puntare su tutti i talenti possibili, allargando il bacino necessartamente alle donne.

Al proprio interno TIM propone, inoltre, percorsi di formazione, strumenti come il raddopplo del congedo parentale per i papà ed eventi formativi sui diversi aspetti della leadership femminile, percorsi di mentorship e incontri ispirazionali, realizzati insieme a partner qualificati come ValoreD e realizza sessioni formative sui ruoli genitoriali e familiari condivisi e sui bias di genere. Women Group Empowerment, per esempio, è il nome del progetto articolato in cinque Incontri su Self Empowerment, Leadership, Infuenza, Negozlazione e Potere, per fornire alle colleghe strumenti e metodologie per rafforzare l'auto-consapevolezza. TIM organizza anche eventi di recruting dedicati alla valorizzazione delle donne Stem come Stem Girls e WomenHack e supporta borse di studio e contest dedicati allo stesso tema, come il Premio Valeria Solesin e Ingenio al femminile, per abbattere gli stereotipi che ancora oggi influenzano la scelta del percorso di studi.

E in occasione di sponsorizzazioni o di partecipazioni di manager ad eventi e manifestazioni TIM si assicura che sia previsto un equiiibrato coinvolgimento di uomini e donne. 

Grazie al percorso intrapreso, TIM è presente nei top ranking delle più importanti agenzie di rating internazionali che valutano l'impegno delle aziende per la Diversity & Inclusion, tra cui anche Bloomberg e Refinitiv. E chiaramente TIM e Olivetti, società del Gruppo che opera nell'ambito di TIM Enterprise, hanno ottenuto la certificazione Uni/PDR 125:2022 sulla parità di genere al termine di un percorso di audit approfondita realizzata da Rina, la società multinazionale che opera nel settore delle certificazioni. In questo contesto è stato valutato l'utilizzo di specifici indicatori di performance (Kpi) per colmare i gap esistenti e produrre nel tempo un cambiamento sostanziale.

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